La nuova riforma delle borse merci, che affida un ruolo importante alle Commissioni uniche nazionali-Cun, è un baluardo necessario che garantisce più trasparenza alle relazioni contrattuali nella filiera.
Secondo l’ Anlac, le associazioni dei mediatori sbagliano a sentirsi minacciati dalla nuova riforma in corso di approvazione al Senato e probabilmente sono stati condizionati da alcune interpretazioni giornalistiche del tutto fuorvianti.
Nelle attuali Cun i mediatori sono già presenti e sono stati delegati dai trasformatori, anche se il comma 2 del nuovo provvedimento non prevede esplicitamente la categoria dei mediatori.
Del resto la loro funzione di servizio è facoltativa. Il provvedimento all’ esame del Senato, che ha già avuto l’ ok della Camera, mira invece a dare trasparenza alla valorizzazione delle merci e non al servizio di terzi, che a seconda delle filiere può essere presente oppure assente.
I dubbi avanzati dai mediatori sul progetto di riforma delle borse merci e sul cattivo funzionamento delle Cun sono pertanto destituiti di ogni fondamento.
Il Senato – conclude anlac – dia quindi il via libera all’ approvazione definitiva dell’ emendamento 6-bis inserito nel decreto agricoltura n° 51/2015, senza sorprese dell’ ultimo minuto caldeggiate da quei soggetti che sinora sono stati silenti.