CONIGLI, ANLAC: ANTITRUST APRE INDAGINE SU LATTE, MA DIMENTICA CONIGLI

antitrustPer il presidente dell’ Anlac, la Coldiretti commenta positivamente l’ avvio di una indagine conoscitiva nella filiera del latte, ma non sollecita il Governo su una indagine nel settore cunicolo, dopo le ripetute richieste del Parlamento. Con il suo silenzio favorisce così il mercato integrato delle soccide e non quello libero.

I dirigenti nazionali e regionali della Coldiretti avevano promesso agli allevatori del nord di interessarsi al problema dei prezzi iniqui nel mercato cunicolo, investendo l’ antitrust, ma ad oggi di quella riunione tenuta in Veneto un mese fa è rimasto solo lo sbiadito ricordo di una promessa. Lo ha dichiarato Saverio De Bonis, presidente dell’ Anlac, associazione nazionale liberi allevatori di conigli.

Nessun comunicato – prosegue – nessuna presa di posizione mentre il settore muore grazie ad un chiaro disegno di cartello fatto da tre industriali che vogliono annettere il comparto alla loro dominazione. Hanno per questo impantanato il piano di settore, stanno boicottando la Cun, impediscono l’ etichettatura d’origine, favoriscono l’ arrivo di pochi camion francesi sottocosto per abbassare i prezzi con commissari Coldiretti incompatibili.

Se non arrivano comunicati dalla Coldiretti – aggiunge – vuol dire che un tema o un dossier è poco interessante oppure è troppo delicato per gli equilibri sottesi.

La questione cunicola, infatti, – evidenzia l’ anlac – oltre a non essere così rilevante come per il latte, rischierebbe di mettere in discussione la politica delle soccide che Coldiretti porta avanti nel mercato delle carni (pollame, suini, bovini) e delle alleanze stipulate con gli industriali.

Sui conigli, però, – fa notare l’ associazione – a differenza del latte ci sono già tre richieste del Parlamento, rimaste inevase dal Governo. Nella risoluzione unitaria del Senato n. 7-00025 del 6 maggio 2009 il Governo si era impegnato a richiedere all’Autorità garante per la concorrenza e il mercato se avesse avviato, o se intendesse avviare, un’istruttoria per la valutazione degli elementi di criticità ed incertezza che avrebbero compromesso il corretto esplicarsi della concorrenza nel settore cunicolo e per accertare eventuali infrazioni al diritto comunitario in tale ambito.

Nella risoluzione unitaria della Camera n. 8-00141 del 27 luglio 2011 il Governo si era impegnato a valutare l’ opportunità di promuovere, ai sensi dell’articolo 12, comma 2, della legge n. 287 del 1990, un’ indagine conoscitiva dell’ Autorità garante della concorrenza e del mercato, per verificare se, in base all’ evoluzione degli scambi, al comportamento dei prezzi o ad altre circostanze, la concorrenza nel settore cunicolo fosse stata impedita, ristretta o falsata.

Nella risoluzione unitaria della Camera n. 8-00048 del 1° aprile 2014 il Governo si era impegnato per la tutela della concorrenza e della salute dei consumatori, a sollecitare l’apertura di una indagine conoscitiva da parte dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato, per verificare il corretto funzionamento del mercato delle carni di coniglio.

Quindi – conclude – basterebbe un segnale minimo da parte della Coldiretti per far luce anche in questo settore e favorire così anche i consumatori italiani, di cui si fa paladina, che da anni mangiano conigli di dubbia provenienza.